Dedichiamo il primo numero della nostra newsletter a Brooklyn Tweed (BT), un importante brand americano di filati, che abbiamo il piacere di annoverare fra le nostre proposte. Lavorare con loro è un fattore di stimolo e di crescita, che implica un costante impegno nel creare e supportare una crescente comunità di knitters nel rispetto di principi condivisi, a partire da equità ed inclusività, che Brooklyn Tweed si impegna a garantire in tutti gli aspetti della sua attività, con l’obiettivo di rappresentare ogni diversità di età, colore, genere, etnia e abilità nell’ambito della comunità delle arti tessili e della maglia in particolare.

Parlare di Brooklyn Tweed ci consente anche di parlare di due diverse tipologie di filati: i cardati e i pettinati, il perché lo capirete proseguendo nella lettura. Per ora vi anticipiamo che, in linea generale, la differenza fra queste due tipologie di filato risiede nel modo in cui la fibra viene gestita prima della filatura vera e propria. In sintesi, le fibre di un filato pettinato vengono raddrizzate e quindi orientate nella stessa direzione, rendendo il filato liscio e lucente, il che assicura una buona definizione del punto. Le fibre cardate, invece, non vengono raddrizzate ma giacciono in tutte le direzioni, creando un filato leggero con molte sacche d’aria, che intrappolano il calore, una finitura opaca e un alone morbido.
Le informazioni che seguono sono tratte dal sito di Brooklyn Tweed.
Brooklyn Tweed – L ’azienda

I filati di Brooklyn Tweed sono interamente prodotti negli Stati Uniti: tutte le fasi di lavorazione – progettazione, approvvigionamento, tintura e filatura – si svolgono all’interno del Paese. Il fine è duplice: rafforzare le realtà economiche locali e, allo stesso tempo, incoraggiare una produzione etica e sostenibile, in grado di preservare la tradizione tessile americana, ricca di storia e bisognosa di sostegno per crescere. Questo si traduce, fra l’altro, in azioni dirette a sostenere un lavoro dignitoso e mezzi di sussistenza sostenibili in settori tradizionalmente sottopagati e a forgiare relazioni durature dal ranch al lanificio, capaci di arricchire attività indipendenti.
BT realizza i modelli in maglia con lo stesso impegno che applica ai filati per ottenere una qualità senza tempo: ogni modello è redatto in modo meticoloso, controllato e revisionato per fornire istruzioni chiare, che consentano a chi lavora a maglia di sviluppare nuove abilità. BT collabora con designer indipendenti per esplorare l’incontro fra tradizione e stile contemporaneo, alla ricerca di modelli che siano un piacere da lavorare e indossare, comprensivi di taglie per tutte le forme e identità.
Brooklyn Tweed – I filati
Brooklyn Tweed produce due categorie di filati: i cardati (woolen-spun) e i pettinati (worsted-spun), che subiscono cicli di lavorazione differenti.
I filati cardati: Shelter e Loft
La prima caratteristica di Shelter e Loft risiede nel fatto che, prima del processo di filatura, la fibra viene pulita e poi tinta con una gamma di colori base solidi molto saturi. Successivamente inizia il processo di filatura e il primo passaggio consiste proprio nel miscelare le fibre colorate sulla base di percentuali di colori basici che sono uniche per ogni colorazione. Questo consente di produrre colorazioni specifiche, con proprie sfumature/screziature.
Terminata questa fase, inizia il ciclo di filatura cardata: la fibra passa attraverso la cardatrice o carda, una macchina con diversi cilindri muniti di denti metallici (scardassi), che hanno il compito di aprire, districare e orientare le fibre. In questo modo le fibre vengono fuse in modo uniforme e si forma un foglio sottile simile a una nuvola (nastro di carda, “batt” in inglese). Con l’intervento di un apparecchio divisore, il nastro viene suddiviso in un numero elevato di stoppini, che sono dei semilavorati privi di tensione da inviare al filatoio per terminare la lavorazione. In questa fase, le fibre sono di lunghezza irregolare, confuse e legate fra loro, e i fili cardati sono alti, leggeri e intrappolano molta aria.
Nel filatoio avviene la filatura vera e propria, ossia la torcitura degli stoppini per ottenere la coesione e la resistenza desiderate, aumentando, nella maggior parte dei casi, anche l’elasticità del filato. Qualsiasi quantità di torsione, che sia molta o poca, è essenziale per creare filati lavorabili a maglia.
In Brooklyn Tweed gli stoppini sono semplicemente caricati su un filatoio, dove vengono contemporaneamente stesi, attorcigliati e avvolti su bobine per diventare capi singoli da unire fra loro. Dopo la vaporizzazione, che consente alle fibre di rilassarsi nel loro stato appena ritorto, i capi singoli vengono uniti insieme: sia Shelter che Loft sono composti da due capi singoli, delicatamente attorcigliati insieme per creare filati a due capi.
Il risultato è un filato che conserva le elevate qualità di intrappolamento dell’aria che aveva prima della filatura; ciò significa che offre molto calore e leggerezza ed è adattabile in termini di tensione: può comprimersi in un tessuto più denso su ferri piccoli o sbocciare per diventare un tessuto vaporoso quando lavorato su ferri grandi.
Filati pettinati: Arbor e Peerie
La fibra viene prima sgrassata e cardata e poi sottoposta a pettinatura, che allinea le fibre in modo parallelo e rimuove quelle più corte per ottenere lunghezze uniformi. La lana pettinata viene quindi trattata con un macchinario apposito (un tiratore a perno), che ha lo scopo di tirare e allungare le fibre e rendere il nastro di lana che le raccoglie progressivamente più sottile ad ogni passaggio.
Una volta caricati sul filatoio, gli stoppini passano prima attraverso una zona di stiro, che tira la fibra per aprirla e ridurla al peso (e allo spessore) previsto per il filato. La torsione viene inserita solo quando le fibre escono dalla zona di stiro, a differenza di quanto avviene per i filati cardati: i singoli capi vengono attorcigliati fra loro con l’ausilio di un telaio per torcitura; Arbor, ad esempio, è composto da tre capi.
Il risultato di questo processo di filatura è un filato liscio e morbido, che assicura un’ottima definizione del punto, mentre la compattezza del filato contribuisce a creare tessuti in maglia con maggiore drappeggio.
Terminata la filatura, i filati pettinati vengono tinti in matassa, con bagni di tintura creati utilizzando una precisa calibrazione di colorante, temperatura e flusso d’acqua per proteggere l’elevata morbidezza della lana e garantire che i colori siano ripetibili con ogni nuovo lotto di tintura.
La nostra proposta di filati Brooklyn Tweed


Sul nostro sito e in negozio trovate una prima selezione di filati – Loft, Shelter e Arbor – e di colori di Brooklyn Tweed ma tanti altri ancora arriveranno nelle prossime settimane! Vi anticiperemo le novità con una nuova newsletter.